Terreni incolti: nuovo bando GAL per recuperarli

È stato pubblicato ieri sul BUR Regionale (numero 28 – 14 luglio 2021) il bando intitolato “Risistemazione fondiaria tramite trasferimento di best practice”, ed è dedicato al recupero di terreni inutilizzati nella nostra area GAL cioè da tutto il Carso triestino e goriziano fino a Muggia e Dolina. Chi ha l’interesse a coltivare un terreno incolto, di proprietà o in affitto, potrà rimetterlo in produzione sfruttando un nuovo bando del GAL Carso. L’investimento richiesto nel bando potrà essere composto per il 50% da fondi pubblici e per il restante 50% giustificabili in denaro o dal lavoro in proprio dell’agricoltore utile a rimettere in produzione la terra.

I BENEFICIARI DEL BANDO
Possono essere aziende agricole singole o associate, anche organizzate assieme in un soggetto formale, attive nella produzione primaria di prodotti agricoli.

COSA SI PUÒ FINANZIARE IN PRATICA
– risistemazione fondiaria del fondo anche con fresature delle pietre;
– ripristino della sostanza organica con ammendanti di origine naturale;
– recinzione e recupero di terreni con utilizzo di materiale locale e di origine naturale in abbinamento a tecnologie consolidate;
– risistemazione degli elementi del paesaggio (siepi, muretti a secco, pulizia muretti a secco) presenti e legati all’utilizzo del fondo oggetto di intervento.

REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ
Devono riguardare superfici di riqualificazione comprese tra un minimo di 1.000 mq e un massimo di 20.000 mq se in aree pianeggianti oppure devono riguardare superfici di riqualificazione comprese tra un minimo di 500 mq e un massimo di 20.000 mq se in aree terrazzate.

COSTI MINIMO E MASSIMO AMMISSIBILI 
Il costo minimo ammissibile dell’operazione per la quale è presentata domanda di sostegno è pari a euro 13.000,00. Il costo massimo ammissibile considerato ai fini del sostegno dell’operazione è pari a 60.000,00 €. 

COME FARE LA DOMANDA PER ESSERE FINANZIATI
Ogni domanda va presentata entro il 12 ottobre 2021 29 ottobre 2021 (prorogato). Il procedimento per fare la domanda è tecnico e complesso. Sono a disposizione per una consulenza e per presentare le domande i Centri di Assistenza Agricola (CAA), emanazione dei sindacati degli agricoltori. Ogni dettaglio per presentare la domanda è specificato nel bando ed è tua responsabilità conoscerlo. 

EVENTI DAL VIVO PER CAPIRNE DI PIÙ INSIEME
Presso la Fattoria Carsica Bajta a Sales, mercoledì 28 luglio, ore 18.00!

APPROFONDIMENTI SUL BANDO
Scarica il bandol’allegato Al’allegato Bl’allegato C.

CONTATTI
Scrivi a info@galcarso.eu e ti risponderemo entro 5 giorni lavorativi. Oppure vieni a trovarci, concordando un appuntamento, sempre scrivendo a info@galcarso.eu

Il 6 agosto a Muggia: Malvasia in Porto 2021

È una serata di festa nei vicoli e nelle calli istrovenete, a suon di bicchieri: venerdì 6 agosto a Muggia si tiene ‘Malvasia in Porto’, con oltre 25 vignaioli locali e decine di ristoratori che ti offrono la loro sapienza e la loro ospitalità.

TASTING & MARKET DELLE MALVASIE

Dalle 18 alle 22 sul molo di Largo Nazario Sauro a Muggia ci saranno oltre 25 viticoltori giunti da Carso, Breg e Istria. Ognuno di loro presenterà in degustazione una sua versione della malvasia, uno dei tre vitigni autoctoni più importanti del territorio. Potrai acquistare le bottiglie di vino direttamente dalle mani dei produttori a prezzo di cantina.

DIRITTO DI TAPPO NEI RISTORANTI

Potrai portare le bottiglie a casa oppure, col “diritto di tappo”, consumarle subito accompagnandole a un pasto negli esercizi del centro storico di Muggia che aderiscono a ‘Malvasia in Porto’”. Trattorie e ristoratori forniranno bicchieri e ghiaccio in cambio di una quota servizio che potrà variare a seconda del ristorante.

MENÙ DIFFUSO 

Le osterie e i ristoranti tra le calli di Muggia ti invitano a una passeggiata a provare i loro menù pensati appositamente per le malvasie dell’Alto Adriatico. Tra le tante opzioni, stuzzicheranno il tuo palato pesce del Golfo, salumi nostrani e formaggi carsolini.

SABATO A ISOLA!

Sabato la festa continua nel centro di Isola, in Slovenia, dove si terrà un’altra serata dedicata alle malvasie sotto lo stesso titolo della manifestazione (“Malvazije v Pristanu / Malvasia in Porto”).

BIGLIETTO PER MUGGIA

Per avere il bicchiere con la tasca per degustare oltre 25 vini a Muggia, il biglietto è di 15 €. Il biglietto si potrà comprare online a breve su Trieste.Green oppure a Muggia, nella settimana che porta all’evento, presso l’infopoint turistico di piazzale Caliterna. Sarà obbligatorio il greenpass.

(a breve il programma completo coi vignaioli)

È online il nuovo video di promozione per Carso, Istria e Trieste

Lunedì 28 giugno 2021 è stato pubblicato online il video di promozione del territorio tra Carso, Istria e Trieste (vedilo qua sopra o su YouTube). Il video è stato fatto produrre dal GAL tra settembre 2020 e aprile 2021. Il video ha lo scopo di far intravedere la bellezza naturalistica del territorio, le sue culture e, soprattutto, di rendere visibili i servizi turistici organizzati dai nostri imprenditori.

«Il GAL ha una chiara ambizione: quella di far emergere l’offerta concreta del nostro turismo slow e di perseguire metodi efficaci per promuoverla», ha detto David Pizziga, presidente del GAL. «Questo video è lo strumento promozionale utile a promuovere le 93 date del calendario territoriale di esperienze attive che si tengono tra cantine, mare, bici elettriche e viste spettacolari sul golfo». Ha ancora aggiunto Pizziga: «il video ricorda che qua siamo in un’area d’incontro tra culture. Ricordiamo inoltre, col video, che l’Unesco ha già riconosciuto come speciale l’area Unesco MAB di Miramare. Abbiamo aggiunto che, presto, l’Unesco potrebbe anche accogliere nella sua rete globale il futuro geoparco del Carso». 

Il video è parte di una campagna promozionale gestita dal GAL che nelle prossime settimane verrà diffusa tramite pubblicità acquistata sia sui social media sia su testate digitali di news. Il pubblico target della campagna è quello di Trieste, dei 12 Comuni dell’area GAL (Carso triestino, goriziano, Dolina e Muggia) e della Provincia di Treviso. L’area di Treviso è stata scelta sulla base dei dati di PromoTurismoFvg che indicano come quella della ‘Marca’ sia la zona di origine più importante dei turisti che arrivano da noi, dal resto d’Italia.

Il video è stato prodotto da Delex/Terroir Films. Sono protagonisti del video due personalità del Carso, ovvero l’architetto Danilo Antoni e la guida naturalistica Sara Famiani, assieme agli attori triestini Zita Fusco e Alessandro Mizzi. Tra le location del video ci sono lo yacht lussignano d’inizio ‘900, Roberta III, la Grotta Gigante, l’agriturismo, la cantina e la sala di stagionatura dei prosciutti di Bajta di Sales, i sentieri tra le vigne di Prepotto, i terrazzamenti sopra il Golfo dell’azienda vitivinicola Klin di Katrin Štoka, a Contovello, luogo di origine del Prosecco, vino di fama globale. Alcune di queste location possono essere visitate con le esperienze attive nel calendario promosso e venduto da Trieste.Green:

Yacht e aperitivo nel golfo di Trieste (14/08/2021, 28/08/2021)
Visita cantina e degustazione vini e salumi da Bajta (31/07/2021)
A story about Prosecco, da Katrin Štoka (23/07/2021, 13/08/2021, 24/09/2021)

812.000 € dal GAL per l’innovazione di agricoltori e aziende della trasformazione

In data 23 giugno 2021 è uscito sul BUR FVG il Bando S10 del GAL Carso per aiutare lo sviluppo e l’innovazione delle aziende agricole e della trasformazione. Il presidente del GAL, David Pizziga, ha dichiarato: «è un bando atteso da tempo dalla nostra filiera del cibo e degli altri prodotti della nostra terra. Siamo tutti in una fase di trasformazione vorticosa. Il GAL è orgoglioso di poter mettere nuova energia a disposizione della comunità».

A CHI È RIVOLTO IL BANDO

•          Imprenditori agricoli e aziende agricole

•          Micro e piccole imprese di trasformazione

•          Reti di impresa, associazioni e consorzi pertinenti al mondo agricolo o alla trasformazione agroalimentare

Nota: Tutte le imprese interessate devono avere sede legale o unità operativa nel territorio GAL.

COSA VIENE FINANZIATO DA FONDI PUBBLICI

I finanziamenti di questo bando finanziano l’introduzione di innovazione nella produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli e loro derivati, in particolare consolidando le reti di impresa e l’aggregazione a livello locale. Il bando offre la possibilità di supportare senza stravolgere la produzione primaria migliorando i processi produttivi, ridurre la pressione sull’ambiente naturale, incrementando la produzione agricola tipica dei diversi comparti produttivi mantenendo alto il livello qualitativo degli stessi. Vengono finanziati anche attività di valorizzazione e promozione dei prodotti oggetto di finanziamento.

Vengono finanziati pertanto investimenti in macchinari e attrezzature per la coltivazione e l’allevamento, l’allestimento di locali per la trasformazione, manipolazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti e investimenti in macchinari e attrezzature per la trasformazione, manipolazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti.

QUANTI SOLDI PUBBLICI VEGONO DATI PER PROGETTO 

Ogni singolo progetto deve avere un costo minimo di 13.000 € (valore totale del progetto) fino a 135.000 €. 

CHE PERCENTUALE DI COPERTURA DANNO I SOLDI PUBBLICI RISPETTO ALL’INVESTIMENTO PRIVATO

Le aliquote di copertura possono variare in funzione del soggetto e del tipo di investimento previsto e possono essere diverse all’interno dello stesso progetto.

Si parte da 40% per investimenti in attività di trasformazione, manipolazione, ecc. fino a 60% per la produzione primaria (coltivazione diretta e allevamento).

QUANTE DOMANDE VINCONO 

È una domanda a cui si può rispondere in parte, ovvero ad esempio: se ci fossero domande ammissibili con rimborso in media per il 50% dei costi sostenuti, e i progetti finanziati fossero consistenti, sarebbero finanziabili 12 domande. Tuttavia, anche se non fossero finanziate subito tutte le domande, il GAL potrebbe reperire in un secondo momento fondi aggiuntivi per gli esclusi (ricordiamo che, dal 2012, in tutta la storia del GAL Carso, tutte le domande formalmente ammissibili sui vari bandi sono sempre state finanziate).

QUANTO BUDGET PUBBLICO È A DISPOSIZIONE PER TUTTO IL BANDO CIOÈ PER TUTTE LE DOMANDE

Il budget del bando a disposizione è di 812.000 € complessivi, suddivisi tra i diversi comparti. Ciò permette di favorire e garantire delle risorse sicure anche a comparti poco sviluppati (vedi erbe officinali, apicoltura, allevamenti) trattando i singoli comparti con graduatorie distinte. Le economie non investite nei comparti saranno automaticamente distribuite nei comparti scoperti. Di seguito le risorse distinte per comparto:

1.      Produzioni da erbe officinali: € 96.000;

2.      Produzioni da coltivazioni erbacee e arboree.: € 240.000;

3.      Produzioni da apicoltura: € 90.000,00;

4.      Produzioni da allevamento bovino, equino e ovi-carpino: € 120.000;

5.      Produzioni da suinicoltura: € 210.000;

6.      Nuovi prodotti: € 56.000,00.

A CHI AFFIDARSI PER REDARE LA DOMANDA

Per una consulenza e per presentare le domande ci sono:

  • i Centri di Assistenza Agricola (CAA), emanazione dei sindacati degli agricoltori, sono a disposizione;
  • i liberi professionisti qualificati a presentare la domanda.

SCADENZE PER PRESENTARE DOMANDA

90 giorni di tempo da domani dalla pubblicazione sul BUR in data 23 giugno 2021: quindi la scadenza per la presentazione delle domande è il 21 settembre 2021
Aggiornamento di settembre 2021: la scadenza del bando è stata posticipata al 21.10.2021

EVENTI DI PRESENTAZIONE DEL BANDO

–          All’agriturismo Grgič lunedì 5 luglio alle 18.00

–          All’azienda agricola Castelvecchio lunedì 12 luglio alle 18.00

APPROFONDIMENTI SUL BANDO: DOCUMENTI E ALTRE INFORMAZIONI 

– Scarica:

Guarda l’area di competenza del GAL: all’interno di quest’area ci devono essere i terreni oggetto di finanziamento del bando

– Contatta il GAL: scrivi a info@galcarso.eu e ti risponderemo entro 5 giorni lavorativi. Oppure vieni a trovarci, concordando un appuntamento, sempre scrivendo a info@galcarso.eu

“Tourism Matching 2021”: incontra l’offerta di Carso, Istria e Trieste il 28.6 al San Marco

Lunedì 28 giugno nei tavolini all’aperto dell’Antico Caffè San Marco il GAL Carso, in collaborazione con PromoTurismoFvg, vi fa incontrare l’offerta di esperienze turistiche attive del territorio con gli operatori turistici di Trieste, del Carso e di Muggia. L’evento risponde alla domanda: «cosa possiamo far fare ai nostri turisti?». La registrazione è obbligatoria per chi vuole esserci e va fatta cliccando qua.

PROGRAMMA 

16.45, Accoglienza e verifica delle registrazioni.

17.00, SALUTO INTRODUTTIVO
– Francesca De Santis, Assessore del Comune di Trieste

17.10, INTRODUZIONE
– Bruno Bertero, Direttore Marketing PromoTurismoFvg, sulla strategia di promozione turistica regionale
– David Pizziga, Presidente GAL Carso, sulla strategia di promozione turistica slow del territorio
– Fabrizio Fattor, Direttore del Servizio Geologico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, fa il punto sullo sviluppo del futuro geoparco del Carso

LA DOMANDA
– Federico Prandi, IES Magazine, chiede al Carso come pensa di coinvolgere Trieste 

17.30, LA CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLE ESPERIENZE SLOW
– Nicola Revelant di PromoTurismoFvg spiega il calendario turistico estivo del terrritorio
– Alice Noel Fabi dà uno sguardo ai prodotti agricoli dell’e-commerce di Trieste.Green 
– Alex Skerlavaj (Delex) e Paolo Prossen spiegano il sito Trieste.Green, il suo logo e la pianificazione pubblicitaria
– Domenico Contella (Delex) presenta il video spot di promozione del territorio

17.50, LE ESPERIENZE: RESPIRA
– “Yacht e aperitivo nel golfo di Trieste”, di Alberto Ieralla (Outdoorlab)
– “Su Napoleonica e Rilke coi poeti, all’alba e al tramonto”, di Barbara Bassi (Curiosi di Natura)
– “Wild night, tra sciacalli e rapaci”, di Gaia Zanin (Ecothema)
– “Luci soffuse, silenzio: parla il mare”, di Lorenzo Peter Castelletto (Area Marina WWF)

LE ESPERIENZE: IN FAMIGLIA
– “Scopri la fattoria, da Sara Devetak”, di Sara Devetak

LE ESPERIENZE: REGNO DI PIETRA
– “Tra muretti a secco e golfo: laboratorio e passeggiata”, di Saimon Ferfolja (Estplore) e Danilo Antoni (Parternariato dell’edilizia carsica a secco)

LE ESPERIENZE: ADRENALINA
– “Anello dell’altipiano in e-bike”, di Giorgia Minen

OSPITI SPECIALI
– Laura Marzi, Sindaco di Muggia, presenta “Malvasia in Porto 2021” 
– Luca Fasan, Assessore alla Cultura di Monfalcone, presenta l’offerta del Mu.Ca. di Monfalcone
– Petra Škerlj e Aleš Vodičar, di Ora Krasa in Brkinov, di Sežana, “Kraspass Gourmet/Degustazioni e esperienze”

LE ESPERIENZE: SAPORI SELVATICI
– “Storie di Vermouth e di giardini nobiliari a Castelvecchio”,  di Sabrina Pellizzon 
– “Degusta Campagnolo e Lenardon al Castello di Muggia”, di Federico Bossi, con Bruno Lenardon e Martina Campagnolo
– “Assapora oli, vini e la magia del Breg”, di Rado Kocjančič

19.30, DEGUSTA GLI AROMI 
Robi Jakomin, GAL Carso, vi propone di fermarvi ancora mezz’ora al San Marco a scoprire gli aromi del territorio: i vini frizzanti (bianco e rosso) di Zahar, i salumi di Bajta, i formaggi pecorini di Antonič, le confetture di Sara Devetak, il salmone di Zobec, l’olio extravergine di oliva di Lenardon

L’evento è curato e moderato da Enrico Maria Milič, antropologo, assieme a Aleš Pernarčič, agronomo, Gregor Vizintin, economista e Robi Jakomin.

POSTI LIMITATI! PARTECIPAZIONE A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA:
Per registrarvi, collegatevi su EventBrite.

Parte il calendario turistico tra Carso e Istria: 93 eventi slow da giugno a settembre

Il distretto tra Carso e Istria è pronto ad affrontare la stagione estiva del 2021, con quattro mesi pieni di opportunità per scoprire il patrimonio culturale, naturale ed enogastronomico locale. La creazione del calendario è frutto di una collaborazione tra molte aziende, il GAL Carso e PromoTurismoFvg utile al territorio di 12 Comuni.  Il calendario prevede un ruolo speciale per il Comune di Muggia, partenza e arrivo di Alpe Adria Trail, sentiero ‘principe’ della promozione turistica regionale. Molte location degli eventi saranno nell’Area MAB Unesco di Miramare e nella zona del futuro geoparco del Carso.

«Parte la corsa all’estate, alla bella stagione, dove ci auguriamo tutti di passarla in serenità visti gli ultimi mesi difficili. Come GAL Carso abbiamo lavorato duramente questa primavera, assieme a PromoTurismoFVG, per offrire a tutti coloro che passeranno dei giorni tra il Carso e l’stria, delle esperienze autentiche e indimenticabili, ospiti di persone genuine e accoglienti», afferma David Pizziga, presidente del GAL Carso. «Il nostro invito alle persone è quello di lasciarsi tentare dal turismo esperienziale, per godere di quanto il nostro territorio mette a disposizione», conclude David Pizziga.

Il calendario e ricco e vario e prevede ben 93 eventi distribuiti nei 17 week end tra giugno e settembre 2021. In programma ci saranno 16 degustazioni di prodotti locali tra cantine e castelli, 14 giri in bici elettrica, 9 tour in barca, 6 snorkeling nell’Area Marina Protetta di Miramare, 5 passeggiate col pastore e le pecore, 4 arrampicate guidate tra Carso, golfo e città e 4 reading di poesia tra alba e tramonto. 

«Abbiamo lavorato intensamente per offrire a tutti coloro che ci faranno visita dei momenti di svago, divertimento e approfondimento», spiega Enrico Maria Milič che ha curato per il GAL Carso il calendario delle esperienze estive. «Con il filone dal titolo Sapori selvatici ci rivolgiamo a un pubblico amante di vini e di enogastronomia. In famiglia è pensato per gruppi con bambini. Regno di pietra per appassionati di cultura materiale, artigianato e architettura. Cultura d’incontro per appassionati della cultura di poeti, musicisti, collezionisti, arte dei centri storici dei borghi antichi. Con il filone Respira abbiamo pensato per chi vuole staccare dallo stress, tra mare e sentieri, tra barche e tuffi, tra respiro del mare e ululato degli sciacalli. Infine, Senza paura invece per chi vuole l’adrenalina dell’arrampicata o della bicicletta elettrica», conclude Milič.

La promozione degli eventi è basata sul sito e i canali social Trieste.Green, resi possibile grazie al prezioso aiuto dell’agenzia Delex Digital.

COME PARTECIPARE ALLE ESPERIENZE

  • Tramite il sito Trieste.Greeen ( www.trieste.green )
  • Ci sono sconti per i possessori della FVG Card di PromoTurismoFvg, recuperabile dagli infopoint turistici di PromoTurismoFvg

I primi dei 93 eventi del programma del calendario turistico territoriale, sono:

Venerdì 4 giugno
A story about Prosecco
Incontro con Katrin, vignaiola a Contovello per scoprire la sua storia di giovane agricoltrice che accoglie i suoi ospiti con una spettacolare vista del Golfo di Trieste.

Sabato 5 giugno
Yacht e aperitivo nel golfo di Trieste
A bordo dello yacht d’epoca Roberta III, completamente in legno, si potrà scoprire le bellezze del Golfo di Trieste.

Domenica 6 giugno
Passeggiata col pastore, alla fattoria Antonič
I partecipanti vivranno un pomeriggio da pastore, immersi nella natura e assaporando i prodotti caseari della fattoria.

Domenica 6 giugno
Tra muretti a secco e golfo: laboratorio e passeggiata
Passeggiata naturalistico-culturale con laboratorio di architettura carsica su muretti a secco, tra vigne e terrazzamenti nei borghi di Prosecco/Prosek e Contovello/Kontovel.

Domenica 6 giugno
Climbing con vista mare
Arrampicata in natura grazie all’organizzazione Outdoorlab e grazie alle sue guide alpine, iscritte al Collegio regionale Guide Alpine FVG.

Domenica 6 giugno
Basilica e Parco Archeologico di Muggia Vecchia
I partecipanti scopriranno il prezioso ciclo di affreschi pregiotteschi, da poco restaurati, custoditi nella splendida Basilica dedicata a Santa Maria Assunta a Muggia.

Ecomosaico del Carso: in recupero agricolo 58 ettari di landa

È stato presentato in questi giorni il progetto ‘Ecomosaico del Carso’, dedicato a recuperare e mantenere 58 ettari di landa carsica grazie alla collaborazione tra una lunga serie di aziende e organizzazioni private e pubbliche. Il progetto è stato creato e scritto dal GAL Carso, vede il Comune di Monfalcone come capofila di un lungo partenariato ed è stato finanziato dal PSR della Regione Friuli Venezia Giulia, Misura 16.5.1.

Il presidente del GAL Carso, David Pizziga, ha detto in merito al progetto: «Abbiamo finalmente un progetto per ripristinare 58 ettari di terreni e dunque per eseguire lavori di risanamento sulla landa carsica invasa e abbandonata. Il GAL Carso continua a lavorare per il benessere della comunità e dei vari attori locali e siamo convinti che il progetto Ecomosaico contribuirà ulteriormente allo sviluppo dell’agricoltura, della zootecnia e del turismo. Siamo inoltre convinti che si stiano aprendo anche nuove e interessanti opportunità di lavoro».

COSA È L’ECO-MOSAICO?

L’ecomosaico (o in sloveno eko-mozaik) è un progetto di recupero e valorizzazione del Carso attraverso le peculiarità intese come “negative”, che hanno contraddistinto per tutti questi tempi l’Altopiano. L’ecomosaico, perciò, vuole essere uno strumento per la gestione equilibrata delle risorse naturali e agricole, andando a migliorare la qualità ambientale per entrambi i contesti, coinvolgendo i numerosi attori nella co-decisione di sviluppo futuro del Carso. Infine, l’ecomosaico vuole essere anche strumento di comunicazione e di posizionamento alto territoriale, con risvolti positivi per l’agroalimentare, la popolazione residente e il turismo. Il tema è molto complesso ed articolato, e in questa fase il progetto si concentra principalmente su due aspetti chiave, ovvero il recupero della landa carsica attraverso la pulizia e il pascolamento e la pulizia del bosco carsico.

PERCHÉ IL CARSO HA BISOGNO DI QUESTO PROGETTO?

Il progetto rappresenta un test, per strutturare uno strumento utile e funzionale per salvaguardare da un lato la natura, mantenendo la biodiversità e migliorando la qualità della vita delle persone e dall’altro migliorare la qualità della produzione agroalimentare sfruttando la ricchezza naturalistica territoriale.

COSA È NATURA 2000?

Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici. (fonte: Ministero dell’Ambiente)

CHE RUOLO AVRANNO GLI AGRICOLTORI E LE COMUNELLE NEL PROGETTO?

Il Progetto ha un carattere molto operativo, infatti, mira a recuperare circa 58 Ha di superficie di habitat naturalistici importanti per la rete ecologica Natura 2000. Da questo punto di vista gli agricoltori e le comunelle dovranno attivarsi a ripulire la landa dalla boscaglia, per lo più rappresentata dal sommacco, introducendo poi gli animali al pascolo in modo da ristabilire la flora tipica. Allo stesso tempo in altri appezzamenti si provvederà a migliorare la qualità boschiva, tramite la pulizia dal sommacco, e la selezione delle piante forestali migliori per favorire la crescita di un bosco sano.

QUALI SONO LE TEMPISTICHE?

A partire da settembre inizieranno i lavori di recupero ambientale e dovranno concludersi entro la fine del 2022. Accanto alle attività fisiche di recupero ambientale si svolgeranno anche le altre attività, ovvero gli incontri con i partner ed altri attori per valutare l’operato, l’attività scientifica di monitoraggio dei lavori (svolto dal UNITS – Dipartimento scienze della Vita), sviluppo di uno strumento interattivo per valutare le dinamiche di conservazione ed infine la realizzazione di un evento dimostrativo e divulgativo. Il tutto rientrerà nella cornice dell’intervento del capofila, Comune di Monfalcone, che sistemerà un percorso che toccherà una parte degli interventi ambientali.

COME SARÀ CAMBIATO IL CARSO ALLA FINE DEL PROGETTO?

Al di là del lavoro fisico e 58 Ha di habitat recuperato (45 di landa e 13 di bosco, consideriamo che negli ultimi 70 anni il Carso perde 2000 Ha di cui per il 70 % sono prati e pascoli magri) il progetto sarà un ottimo modello per lo sviluppo sostenibile futuro del Carso, dove si porrà al centro dell’attenzione il ruolo degli agricoltori/allevatori quali gestori del territorio.

QUALI SARANNO I BENEFICI DAL PROGETTO PER LA FLORA E LA FAUNA?

Nei 58 Ha di superficie recuperata si svilupperà la flora resistente alla siccità ed al calpestio tipico della landa carsica e anche diverse specie dell’erpetofauna e ornitiche che gravitano intorno agli spazi aperti. Esempio le lepri e i fagiani giovano di spazi aperti (mentre hanno difficoltà in spazi chiusi, come l’attuale boscaglia carsica) come anche il Gufo reale. Negli interventi boschivi, questi potranno svilupparsi in un bosco maturo e nelle aree in cui si provvederà alla pulizia potranno svilupparsi le Peonie selvatiche oppure troveranno riparo le due specie di picchio tipiche della zona.

QUALI SONO I VANTAGGI CHE ARRIVANO AL CARSO DAL FAR LAVORARE INSIEME PIÙ SOGGETTI TRA AZIENDE E ISTITUZIONI?

La complessità e la ricchezza del Carso hanno bisogno di una pluralità di soggetti pubblici e privati che lavorino insieme per raggiungere un comune obiettivo, ovvero lo sviluppo sostenibile del Carso. Lo sviluppo sostenibile deve necessariamente passare anche attraverso la sostenibilità economica e sostenibilità sociale e non solo attraverso quella ambientale. Solo il dialogo ed il confronto tra parti, anche tra i diversi allevatori o il rapporto tra allevatori e accademici possono dare delle indicazioni utili per migliorare le condizioni normative ai legislatori.

QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ A REALIZZARE COME PROGETTI COME QUESTO IN CARSO?

Le difficoltà sono molteplici e su più livelli. Il principale, come in questo caso, è ottenere informazioni sull’uso del suolo attendibile, ottenere informazioni sulle possibili destinazioni d’uso delle aree, avere una visione grafica delle aree degne di nota da recuperare e quali siano gli obiettivi e monitoraggio di conservazione regionali cioè quanti ettari di landa carsica dobbiamo mantenere e se li stiamo mantenendo, li abbiamo raggiunti, superati. Un altro tema è stata la titolarità di conduzione, ovvero le odissee relative alla legittimità di conduzione delle proprietà collettive, dove appunto o le particelle sono in contenzioso tra Comunelle e Comuni oppure le Comunelle non vengono riconosciute. Un’ultima, ma superabile con il tempo, è la difficoltà a intercettare aziende agricole e allevatori di dimensioni sostenibili che possono affrontare qualche anno di gestione per fini naturalistici e che abbiano sufficiente esperienza in materia.

CHI SONO I PARTNER DEL PROGETTO

Il partner capofila è il Comune di Monfalcone, mentre i partner sono: Comune di Duino – občina Devin Nabrežina, Comune – Občina Doberdo del Lago – Doberdob, Comune Občina Ronchi dei legionari, Università degli studi di Trieste – Dipartimento delle Scienze della Vita, GAL Carso – LAS Kras, Agrarna Skupnost, Associazione Culturale Landa Carsica – Kraška gmajna, Società agricola Kohisce srl, Azienda agricola e agrituristica Kovac di Ivan Kovac, Az. Agr. Ferfolja di Ferfolja Andrej, Soc Agr. Kmetija D.F., Jus Comunella denominata “Nabresina Gemeinde”, Srenja Boršt denominata “La Comune di Boršt, Srenja Boljunec denominata “Bolliunz comune”, Srenja – Comunella denominata “Gročana comune”, Jus Comunella denominata “La comune di S.Croce”, Consorzio Boschivo di Padriciano – Gozdna Zadruga v Padričah, Jus Comunella Repen denominata “Frazione Rupingrande del Comune di Monrupino”, Jus Comunella Trebiciano denominata “La Comune di Trebich”.

PER INFORMAZIONI SUL PROGETTO

Aleš Pernarčič è il responsabile del progetto per il GAL.
Puoi contattarlo scrivendo a pernarcic@galcarso.eu

SULLE FOTO IN QUESTA PAGINA

Le immagini di questa pagina sono tratte da vecchie cartoline dedicate al carso in vendita su ebay: Basovizza e Santa Croce.

Mercato coperto di Trieste: le proposte di WWF, Slow Food e GAL

PREMESSA: MICRO STORIA DEL MERCATO COPERTO E DEL RAPPORTO TRA TRIESTE E LA SUA CAMPAGNA

Il Mercato Coperto di Trieste nasce nel 1936, su lascito della benefattrice Sara Davis, per dare un caldo riparo alle venderigole. Queste ultime, da quando la città era diventata tale nel ‘700, venivano dalla campagna intorno a Trieste, cioè dai borghi vicini e lontani di Carso, Breg e Istria, per portare i prodotti agricoli ai cittadini che terra non ne avevano ma avevano denaro per ripagare il lavoro di chi ce l’aveva e la coltivava. 
Dagli anni ‘60 in poi questo amore tra cittadini e contadini cioè la grande vitalità del Mercato vien pian piano a scemare. Questo accade per due motivi: per la progressiva affermazione dell’agricoltura industriale e la connessa occupazione quasi militare del territorio da parte dei supermercati; per la difficoltà della città di Trieste a organizzare dei contesti commerciali preferenziali per l’agricoltura del suo circondario rurale, che è storicamente un’agricoltura di qualità e di piccola taglia.
Ma negli ultimi anni sono successe alcune altre cose importanti: c’è una crescente richiesta, anche a Trieste, di prodotti agricoli locali, artigianali e sostenibili; alcuni settori dell’agricoltura locale, regionale e transfrontaliera possono senza dubbio rispondere a questa richiesta; la crisi economica dove molti “piccoli” sono stritolati dalle mega aziende chiama le istituzioni e la comunità intera alla responsabilità verso chi è più debole.

PREMESSA: I MERCATI COPERTI COME CENTRO ECONOMICO PER I RESIDENTI E ATTRAZIONE PER I TURISTI

Ci sono degli ovvi esempi per creare un contesto “agricolo” in centro a Trieste che non sia l’ennesimo supermarket per l’agricoltura industriale. In altre città, questi spazi sono pensati per aiutare la comunità locale a far incontrare i propri circuiti economici locali: gli agricoltori ma anche gli artigiani, piccoli esercizi di ristorazione, altre micro aziende ancora. Va anche sottolineato che questi spazi sono diventati un’attrazione turistica. Qua da noi potremmo prendere spunto, per esempio, da i mercati all’aperto o al coperto, densi di offerte di vario tipo, da città che per popolazione sono simili a Trieste:  vedi quello di Lubiana (Glavna tržnica, 295 mila abitanti), quello di Belfast (St. George’s Market, 340 mila abitanti), quello di Klagenfurt (Benediktinermarkt, 100 mila abitanti), quello di Graz (Kaiser Josef Platz e Lend Platz, 283 mila abitanti) 

Un rinvio, anche per le possibili implicazioni di coinvolgimento operativo, va poi fatto ai  “Mercati della Terra” di Slow Food, rete internazionale di mercati contadini, creata secondo i principi di Slow Food, che rappresentano non il solito mercato, ma spazi di vendita gestiti collettivamente da contadini-produttori, luoghi di incontro dove i produttori locali presentano prodotti di qualità direttamente ai consumatori, a prezzi giusti e garantendo sistemi di produzione sostenibili per l’ambiente.

AZIONI E TEMI POSSIBILI SULLO SVILUPPO DEL MERCATO COPERTO IN UNA CHIAVE DI FILIERA CORTA, AIUTO ALL’ARTIGIANATO NOSTRANO E ALLE MICRO AZIENDE SOSTENIBILI

Proponiamo che il Mercato Coperto diventi centro “green” polifunzionale del territorio ampio di Trieste (locale, regionale, transfrontaliero), sia per i residenti, che per i turisti:

– spazi rinnovati per gli agricoltori e gli artigiani locali (da tutta la Regione e l’area transfrontaliera). Pensiamo in particolare alle eccellenze dalle aziende agricole nostrane, con particolare spazio all’agricoltura sostenibile e a chi riesce a lavorare in maniera ‘verde’, valorizzando prodotti autoctoni e micro territori (pensiamo al Carso ma anche, per esempio, a Oslavia o alla Valle del Vipacco); pensiamo a chi riesce a fare tutto questo ma è ancora più bravo ed è integrato in sistemi di certificazioni e riconoscimenti per la qualità (vedi i Presidi Slow Food, i consorzi DOC, le DOP e la miriade di altri circuiti spinti dal pubblico o dai privati); pensiamo anche ai pescatori che lavorano in maniera sostenibile (esempio su tutti: la mitilicoltura)

– educazione concreta realizzata coi ristoratori locali (da tutta la Regione e l’area transfrontaliera) sui prodotti agricoli locali e sostenibili, sulle loro ricette nuove e antiche (degustazioni, show cooking, ecc.), su come mangiare bene e in rispetto dell’ambiente e della propria salute (vedi su questo il lavoro in questo territorio di Slow Food e la particolare esperienza dell’Alleanza Slow Food dei cuochi, ma anche del WWF e OGS, tra gli altri); vedi la formazione fatta per gli orticoltori e il movimento degli orti comunali di Trieste ivi inclusi gli orti scolastici del Progetto Slow Food Orto in Condotta;

– punto di mobilità verde: certamente, per partire, spazio alle e-bike con un punto noleggio, assistenza e magazzino per le bici di residenti e turisti (sul modello dei magazzini per le bici dei turisti che già, da soli, alcuni alberghi locali hanno creato);

– eventi e spazi di incontro, arte e cultura dedicati al territorio rurale intorno a Trieste (area regionale e transfrontaliera), ai suoi sentieri, ai suoi luoghi di attrazione, ai suoi orti, alle sue genti, all’incontro tra città e campagna ma anche alle nuove iniziative che, in tutto il mondo, si susseguono per aiutare a rinnovare sostenibilmente i modelli economici locali in genere e agricoli in particolare.

GLI STRUMENTI PUBBLICI POSSIBILI PER AIUTARE LA FILIERA CORTA

1. IL FUND RAISING

– misure CCIAA Venezia Giulia. Sono attivabili delle misure specifiche per sostenere le reti di impresa;

– “Io Sono FVG” di Agri Food Fvg, strumento utile a identificare le eccellenze agricole produttive dell’intero Friuli Venezia Giulia, comprendendo una vasta gamma di prodotti e comparti, che hanno a cuore la sostenibilità globale di produzione e sono insediate nella nostra regione

– Strade del Vino e dei Sapori e altri strumenti di PromoTurismoFvg

– PSR della Regione FVG. Nella programmazione ventura, potrebbero venire attivate misure di sostegno come quelle, interessanti ma già esaurite, 4.1.1 (progetti di filiera, miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle imprese agricole) o 4.2 (investimenti per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli).

– Fondazione CrTrieste. Ricordiamo che in passato la Fondazione, per aiutare l’insediamento a Trieste della multinazionale del food, Eataly, ha investito 25 milioni di euro per la ristrutturazione del Magazzino Vini;

– fondi Interreg e altri fondi europei. Ricordiamo che molti di questi fondi dipendono dalle volontà politica degli stakeholder nostrani, come la Regione;

2. STRUMENTI DIGITALI

– Trieste.Green. Il GAL Carso ha creato negli ultimi 12 mesi una serie di strumenti digitali intitolati Trieste.Green (sito web, Facebook e newsletter) per tutti i residenti e turisti interessati al territorio rurale e alla sua offerta in campo enogastronomico e turistico. Sul sito web c’è anche un e-commerce: nel futuro mercato coperto, potrebbe esserci un punto di ritiro dei prodotti agricoli locali già promossi e commercializzati su Trieste.Green.


WWF, GAL CARSO E SLOW FOOD: RILANCIAMO IL MERCATO

Sergio Gobet, Fiduciario Slow Food della Condotta di Trieste, ha detto: «Noi possiamo portare il tesoro della nostra filosofia quale ‘movimento internazionale del cibo’ e della nostra esperienza nel campo della tutela e promozione delle piccole produzioni e dell’educazione alimentare. Quest’ultima è attestata dal recente rinnovo di appositi protocolli pluriennali di collaborazione con il Comune di Trieste e con l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina». Ha anche dichiarato Gobet: «Slow Food si rende disponibile a concorrere al percorso delineato dal GAL per un progetto di recupero e valorizzazione del mercato coperto di Trieste».

Ha dichiarato David Pizziga, presidente del GAL Carso: «Anche pensando al fund raising e agli strumenti digitali, il GAL Carso si rende disponibile a aiutare un percorso di partecipazione e progettazione dal basso, che veda coinvolte sia le organizzazioni pertinenti dei cittadini, sia quelle agricole, dei commercianti, degli artigiani, degli esercenti e dei ristoratori, sia i gruppi di aziende e le singole aziende che hanno dei progetti per il mercato». Continua Pizziga: «Il GAL dal 2015 ha strutturato una metodologia specifica per la consultazione e il coinvolgimento delle aziende, che si è rivelata utile per lavorare e far lavorare insieme centinaia di aziende del territorio rurale, sia della filiera agricola sia del turismo. Siamo a disposizione anche per il Mercato Coperto di Trieste».

Alessandro Giadrossi, presidente del WWF di Trieste, ha aggiunto: « Il Mercato coperto potrà rappresentare il luogo di diffusione di pratiche di consumo sostenibile. Ciò significa sensibilizzazione sul rapporto causa-effetto delle proprie scelte alimentari e conoscenza dei benefici di produzioni agricole in una natura in buono stato ecologico». 

Calendario turistico estivo 2021: riempilo con la tua esperienza attiva

GAL Carso e PromoTurismoFvg cercano le migliori esperienze per l’estate dei turisti nel nostro territorio rurale. Chiedono a chi offre questi servizi di manifestarsi via email entro domenica 11 aprile. PromoTurismoFvg e GAL Carso da fine maggio promuoveranno insieme le migliori esperienze tramite la rete di infopoint turistici regionali, i tanti strumenti digitali tra cui Trieste.Green e altre iniziative promozionali.

«È il momento di progettare la ripartenza. Toccando ferro, con la campagna di vaccinazione e la bella stagione, in estate il virus sarà indebolito e il turismo potrà ripartire», ha detto il Presidente del GAL, David Pizziga. «È per questo che il GAL con PromoTurismoFvg propone al territorio di organizzarsi e offrire il suo meglio ai turisti del futuro».

Pertanto, tutte le imprese e organizzazioni impegnate a offrire servizi turistici nel territorio del GAL Carso devono mandare all’indirizzo trieste.green@galcarso.eu quanto segue:
– titolo dell’esperienza;
– costo dell’esperienza (guida, eventuali materiali necessari, attrezzatura da noleggiare ecc.);
– un listino prezzi chiaro per il cliente;
– un minimo e un massimo di partecipanti;
– un programma chiaro di cosa accadrà durante l’attività;
– in che condizioni è effettuabile l’esperienza (con qualsiasi condizioni meteo, con qualsiasi condizione legata alla pandemia, ecc.) ed eventuali alternative;
– altre condizioni chiare per il cliente interessato a prendervi parte;
– testi, foto e video per la promozione dell’esperienza;
– i dati di chi organizza: nome, cognome, nome dell’eventuale azienda che si rappresenta, un cellulare e una email di contatto.
– mandate tutto a trieste.green@galcarso.eu entro domenica 11 aprile.

COME VERRÀ PROMOSSO IL CALENDARIO ESTIVO 2021
– le migliori esperienze saranno presentate sul palco di Tourism Matching 2021 a fine maggio;
– il calendario estivo delle esperienze, verrà promosso tramite i molteplici strumenti digitali di PromoTurismoFvg e GAL (siti e canali social di PromoTurismoFvg; il sito, i social e la newsletter di Trieste.Green);
– gli infopoint turistici di PromoTurismoFvg;
– i selezionati saranno inseriti automaticamente nel sistema della FVG CARD

PER SAPERNE DI PIÙ
Il bando di GAL e PromoTurismoFvg 
Il territorio di competenza del GAL
Il nostro calendario turistico estivo del 2020
Tourism Matching 2018 e Tourism Matching 2019
la FVG Card
la rete di infopoint turistici di PromoTurismoFvg

(la foto in alto è di proprietà del Servizio Geologico della Regione Fvg)

‘Farmer & Artist’: alla scoperta di agricoltura & cultura tra Carso, Istria e Trieste

Mai come ora è importante congiungerci alle cose semplici: un bicchiere di vino delle nostre terre, un boccone di cibo sano, l’ascolto delle nostre storie: cogliamo l’attimo. Dal 23 novembre al 17 dicembre, l’agenzia per lo sviluppo locale GAL Carso – LAS Kras, con il supporto di numerosi partner, darà voce a scrittori e agricoltori che producono liberi, tra Carso e Istria, tramite la rassegna ‘Farmer & Artist’.

La rassegna è stata pensata per chi sente il nostro territorio rurale come un luogo di cui prendersi cura, con visioni creative e sostenibili. Ci ritroveremo online in una rassegna di 8 talk show in diretta streaming dall’Antico Caffè San Marco, da più di un secolo uno degli snodi della vita di questo territorio. Tutti gli 8 appuntamenti saranno trasmessi in diretta video su Facebook, YouTube e Trieste.Green.

«Avremmo voluto accogliere di persona i triestini, i carsolini e i turisti in città, facendoli emozionare con gli aromi dei cibi e dei vini del territorio, tramite pranzi, cene e tasting dedicati, tramite escursioni naturalistiche e visite ai Musei», spiega David Pizziga, presidente del GAL Carso – LAS Kras. «Viste le restrizioni sanitarie, abbiamo optato per degli eventi online dove non ci sarà la parte degustativa. Ma, sullo schermo, ci saranno le storie e l’anima di questo territorio nelle parole e nei visi di agricoltori e scrittori che hanno a cuora la Terra e la nostra terra».

Nel contesto della rassegna, fino a fine dicembre, il San Marco avrà un ‘temporary shop’ dove i clienti potranno acquistare le bottiglie di vino e dei olio dei piccoli grandi agricoltori di Carso e Istria.

Tra i partner di Farmer & Artist, oltre al GAL che è il promotore e il San Marco che ci ospita, ci sono: ZKB, Associazione Viticoltori del Carso, IES Magazine, Ogs, Onav. L’evento è realizzato col sostegno di PromoTurismoFvg. L’artwork dell’evento (la volpe ha preso l’uva!) è dell’artista e designer Paolo Prossen.

IL PROGRAMMA DI FARMER & ARTIST 2020

Lunedì 23 novembre, h 18.00 – 19.00
Talk show di presentazione del libro “LA CITTÀ RURALE. PAESAGGI IN UN CONTINUO DIVENIRE”.
In Italia, tra il 1985 e il 2015, sono stati persi 2,31 milioni di ettari di prati, pascoli e campi agricoli: il bosco se li è mangiati. Tra il 1960 e il 2010, solo nell’ex Provincia di Trieste, tra rimboschimento e cementificazione, abbiamo perso il 78,5% della superficie agricola utilizzata. La conseguenza è la perdita della biodiversità, di cultivar agricole, il dissesto idrogeologico, il rischio incendi e il dissipamento delle economie tradizionali.
Al cuore della vicenda c’è la rottura, in molte zone d’Italia e in Carso, del rapporto tra uomo e natura.
Con un talk digitale in diretta Facebook e YouTube dall’Antico Caffè San Marco, esploreremo questa deriva: la deriva della “cultura dell’incolto”. L’occasione sarà l’uscita del libro “LA CITTÀ RURALE. PAESAGGI IN UN CONTINUO DIVENIRE” di Andrea Pincin (Asterios Editore). Sarà presente l’autore assieme all’agronomo Aleš Pernarčič, l’allevatore Andrej Štoka, moderati da Enrico Maria Milič, antropologo. Leggi il programma completo dell’evento o connettiti direttamente ai video su Facebook, YouTube o Trieste.Green.

Giovedì 26 novembre, h 18.00 – 19.00
Talk show: “CARSO, ROCCIA INDOMABILE”

Questo talk show è dedicato alla ‘roccia indomabile’ del Carso. La pietra rende unici i prodotti degli agricoltori del Carso. Rende il loro lavoro difficile ed eroico. Li rende, generazioni per generazioni, con la fronte larga, testardi. Non mollano.
Saranno presenti al San Marco e su internet i seguenti agricoltori a parlare di loro stessi, dei loro prodotti, del territorio:
– Damijan Milič, Repen, vignaiolo
– Andrej Skerlj (Bajta), Sales, vignaiolo e produttore di salumi
– Benjamin Zidarich, Prepotto, vignaiolo
Gli ospiti verranno introdotti da Robi Jakomin di Onav. Verranno moderati e stimolati dallo scrittore e sommelier Matteo Bellotto, in collaborazione con la sommelier Silvia Piuca. Leggi il programma completo dell’evento o connettiti direttamente ai video su Facebook, YouTube o Trieste.Green.

Lunedì 30 novembre, h 18.00 – 19.00
Talk show: «UNA COSA È SANTA: IL SEMPLICE E IL GENUINO»

Questo talk show sarà ispirato dal verso di Kosovel: «una cosa è santa: il semplice e il genuino»: gli agricoltori ospiti lavorano in maniera artigianale ancora con le proprie mani, nella tradizione dei loro antenati. Saranno presenti i seguenti agricoltori a parlare di loro stessi, dei loro prodotti, del territorio:
– Sandi Škerk, Prepotto, vignaiolo
– Matej Skerlj, Sales, vignaiolo
– Silvan Ferfolja, apicoltore
– Erika Šuc, produttrice di formaggi
– Stanko Milič, Sgonico, vignaiolo
Gli ospiti verranno introdotti da Robi Jakomin di Onav. Verranno moderati e stimolati dallo scrittore e sommelier Matteo Bellotto, in collaborazione con la sommelier Silvia Piuca.

Giovedì 3 dicembre, h 18.00 – 19.00
Talk show di presentazione del libro “Storie di vino e di Friuli Venezia Giulia”

Sarà presente l’autore Matteo Bellotto, in una presentazione realizzarta in collaborazione con Elena Cobez. Introduzione a cura di Enrico Maria Milič.
Matteo Bellotto è autore della raccolta ‘Storie di vino e di Friuli Venezia Giulia (edizioni Biblioteca dell’Immagine) e dell’omonima pagina Facebook. Nato a Gemona del Friuli, vive a Udine. Ha studiato Filosofia, lavorando per molti anni in bar e osterie in Italia, Trieste compresa e all’estero. Ha raccolto continuamente storie e testimonianze che non ha voluto fossero perdute. Tra gli altri, collabora con il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo ed il Consorzio delle Doc Fvg.

Lunedì 7 dicembre, h 18.00 – 19.00
Talk show: SELVATICO E SOSTENIBILE

Questo talk show è dedicato al tema del “selvatico e sostenibile”: gli agricoltori ospiti lavorano con approcci ecologici nel rispetto di un territorio ricco di fauna e flora.
Saranno presenti i seguenti agricoltori a parlare di loro stessi, dei loro prodotti, del territorio:
– Gregor Budin, Sales, vignaiolo
– Igor Grgič, Padriciano, vignaiolo
– Martin Merlak, Dolina, vignaiolo e produttore di olio
– Ludvik Zobec, Bagnoli, produttore di salmone biologico
Introduzione a cura di Eugenia Fenzi, Antico Caffè San Marco. Verranno moderati e stimolati dallo scrittore e sommelier Matteo Bellotto, in collaborazione con la sommelier Silvia Piuca.

Giovedì 10 dicembre, h 18.00 – 19.00
Talk show: LE DONNE DEL CARSO

Saranno presenti le seguenti agricoltrici a parlare di loro stesse, dei loro prodotti, del territorio:
– Katrin Štoka (Klin Vina), Contovello, vignaiola
– Noris Vesnaver (Colja), Samatorza, vignaiola
– Sara Devetak, San Michele del Carso, agricoltrice
Verranno introdotte da Giovanni Marzini, direttore di IES Magazine e da Laura Carlini Fanfogna, direttrice dei Musei del Comune di Trieste. Modera
Stefania Boccabianca, consulente marketing di IES Magazine. Conclusioni di Federico Prandi, editore di IES Magazine e del presidente del GAL Carso, David Pizziga.
Questo talk show, guidato da IES Magazine, sarà dedicato alle donne del Carso: da sempre sono l’architrave della casa carsica ma oggi iniziano a essere autrici protagoniste anche dei prodotti agricoli.

Lunedì 14 dicembre, h 18.00 – 19.00
Talk show: PORTA D’INCONTRO

Questo talk show è dedicato al tema della “porta d’incontro”: gli agricoltori presenti sono persone che fanno dell’ospitalità e dell’umanità il loro tratto distintivo. Sono protagonisti di un territorio aperto al mondo.
Saranno presenti i seguenti agricoltori a parlare di loro stessi, dei loro prodotti, del territorio:
– Sharon Ostrouska, Sagrado, vignaiola
– Cristina Urizio (Vigna sul Mar), Muggia, vignaiola
– Andrej Štoka (Antonič), Ceroglie, allevatore e produttore di formaggio pecorino
– Bruno Lenardon, Pisciolon, vignaiolo e produttore di olio
Gli ospiti verranno introdotti da Robi Jakomin di Onav. Verranno moderati e stimolati dallo scrittore e sommelier Matteo Bellotto, in collaborazione con la sommelier Silvia Piuca.

Giovedì 17 dicembre, h 18.00 – 19.00
Talk show: TERRA È LIBERTÀ

Questo talk show è dedicato al tema della “libertà”: gli agricoltori presenti sono appassionati del proprio territorio e pronti a prendersene cura, a godere della sua natura, in pace, senza padroni.
Saranno presenti i seguenti agricoltori a parlare di loro stessi, dei loro prodotti, del territorio:
– Dimitri Cacovich, Longera, vignaiolo e apicoltore
– Rado Kocjančič, Dolina, vignaiolo e produttore di olio
– Tanja Stefani (Zahar), vignaiola e produttrice di olio
– Dario Zidarič, Prepotto, produtore di formaggio
Gli ospiti verranno introdotti da Robi Jakomin di Onav. Verranno moderati e stimolati dallo scrittore e sommelier Matteo Bellotto, in collaborazione con la sommelier Silvia Piuca.